Toscolano Maderno (Toscolà Madéren in dialetto gardesano) è un comune italiano di 7.877 abitanti della provincia di Brescia, in Lombardia. Rispetto al capoluogo è in posizione nord-est a una distanza di circa 40 chilometri. È situato sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Fa parte del parco regionale dell'Alto Garda Bresciano. In questo comune si trova il monte Pizzocolo. Toscolano e Maderno sono due centri ben distinti, divisi dal torrente Toscolano; già comuni autonomi fino al 14 giugno 1928, data della loro fusione in un unico comune. Toscolano vanta un'origine romana: nel I sec. d.C. la famiglia nobile dei Nonii Arrii fece edificare una sontuosa villa nella zona tra l'attuale porto e la cartiera, i cui mirabili resti, dopo vari scavi, sono ora compiutamente visitabili e percorribili. Nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana, con sede nell'antico castello, circondato da doppie fosse e quattro torri (ne resta solo la torre campanaria). Tra fasti amministrativi e decadimenti economici, la dominazione della Serenissima (cessata con l'epoca napoleonica) quindi la dominazione austriaca, Toscolano Maderno giunse infine all'Unità d'Italia. E' del 1300 la prima fabbrica di carta; nel 1700, fra Valle delle Cartiere e delle Camerate, se ne contarono una trentina, oltre alle officine ferriere (grazie all'energia idraulica del torrente Toscolano). Olivicultura, gelsi e bachi da seta, limonaie di agrumi, allori per l'olio da foglie e bacche (esportato nel nord Europa, sino in Russia) completano il quadro di un'economia locale destinata tuttavia a scomparire nel corso del sec. XX.
La Chiesa di San Francesco (sec. XIII) ed il suo Chiostro (sec. XIV); la Chiesa di S. Tommaso (sec. XV) e l’annesso Convento Francescano (sec. XIX); la Chiesa dei SS. Martiri detta “del Santo Crocefisso” (sec. XVIII); la Chiesa di San Pier d’Agrino (sec. XVI); la Cappella romanica di San Giacomo di Calino; il Palazzo Bettoni (sec. XVIII); il Palazzo Feltrinelli (sec. XIX); la Parrocchiale del Vantini dedicata a S. Martino (sec. XIX); l’Eremo di S. Valentino (sec. XVII); la limonaia “la Malora”.
il Vittoriale degli Italiani; il museo del Divino Infante; il giardino botanico Hruska – Heller; Villa Alba (sec. XX); la Chiesa di S. Antonio Abate (sec. XIV); la Parrocchiale di San Nicola (sec. XVIII); la Chiesetta dei Santi Sebastiano e Fabiano (sec. XV); la Chiesa dei Santi Faustino e Giovita (di fondazione medievale).
L'isola più grande del lago, ha origini romane ("insula cranie") confermate dal ritrovamento di 130 lapidi gallico-romane. Nel 1220 San Francesco d'Assisi la scelse quale luogo ideale per collocarvi un romitorio Francescano. I frati vi restarono sino all'epoca napoleonica, quando l'isola passò al demanio. In seguito appartenne a varie famiglie nobiliari, che nel tempo vi aggiunsero il parco, le terrazze ed il palazzo in stile neogotico veneziano (1890/1903). Attualmente è di proprietà della famiglia dei conti Cavazza ed è in larga parte visitabile.
il Palazzo della Magnifica Patria del Sansovini (sec. XV) sede del Comune: l’origine del nome risale al 1426 quando Salò fu sotto il dominio di Venezia; il Duomo (sec. XV): con pregevolissime tele del Romanino, del Moretto, di Zenon Veronese; il Polittico di Paolo Veneziano; un antichissimo crocefisso di origine nordica; la Chiesa di san Bernardino (sec. XV); il palazzo Terzi Martinengo (sec. XVI) non visitabile; il lazzaretto di San Rocco con il cimitero del Vantini (sec. XV); il Santuario della Madonna del Rio (sec. XVIII); il MuSa – museo di Salò: ospita, fra l’altro i violini del liutaio Gasparo da Salò, definito l’inventore del violino, e la sezione sulla Repubblica Sociale di Salò.
Il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia (risalente a Desiderio re dei Longobardi, 753 d.c.) e l’annesso museo di Santa Giulia; l’area archeologica “Brixia romana” nel Capitolium (Vespasiano imperatore, 73 d.c.); il palazzo della Loggia e l’omonima piazza; il Castello sul colle Cidneo con il museo del Risorgimento e quello delle armi; Piazza Paolo VI con il Duomo vecchio e il Duomo nuovo; la Chiesa di S. Francesco; le mostre periodiche curate da Brescia Musei (in Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino); la rinnovata Pinacoteca Tosio Martinengo; l’ex convento di S. Eufemia con il museo della 1000 Miglia.
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